Cortina

IL RILANCIO PASSA PER LA COLTRE BIANCA

CORTINA: MONDIALI DI SCI ALPINO 2021

Il countdown sotto il campanile di Cortina d’Ampezzo è ripartito a scoccare le ore in vista dei Campionati mondiali di sci alpino che, dopo l’auspicato slittamento al 2022 per superare l’onda della pandemia, si ufficializzano nuovamente a febbraio 2021, con una speranzosa ripresa graduale di inizio anno dell’economia e del turismo nazionale…

Correva l’anno 1939 quando Cortina sbaragliò Oslo e Montreal per l’organizzazione dei giochi del 1944, ma a causa del secondo conflitto mondiale il progetto fu annullato. A seguire nel 1948 si svolsero a St. Moritz, perché la Svizzera rimasta fuori dalla guerra, risultava più sicura. L’anno seguente il Comitato Internazionale Olimpico si riunì a Roma dove si stabilì che, per la prima volta in ventisette secoli la fiamma d’Olimpia doveva ardere in terra italiana. Infatti, dodici anni dopo quei giochi saltati per via della guerra, la bianca e scintillante conca ampezzana si aggiudicò le Olimpiadi Invernali. I Giochi Olimpici del 1956 son passati nella storia non soltanto perché i primi italiani, ma anche perché i primi ad essere trasmessi in tv che, chiaramente, non godeva i prodigi della tecnologia attuale. Rimase così leggendaria la corsa di Guido Caroli – grande pattinatore sul ghiaccio – interrotta da una rovinosa caduta causata da un cavo che serviva alla trasmissione della cerimonia. Più tardi c’è chi dirà che quello fu il primo inchino dello sport al mondo dei media. Ora, dopo sessantacinque anni i riflettori vengono puntati nuovamente su Cortina d’Ampezzo per accogliere tra l’8 e il 21 febbraio prossimo un altro evento sportivo di grande clamore: i campionati Mondiali di Sci Alpino. Saranno due settimane intense, di gare maschili e femminili ed eventi che porteranno nella Valle d’Ampezzo oltre 600 atleti da 70 nazioni, pronti ad aggiudicarsi gli undici titoli mondiali in palio. Insieme a loro, ci saranno oltre 6000 persone tra preparatori atletici, volontari, addetti ai lavori e dirigenti per un appuntamento sportivo di estrema importanza che vede la Regina delle Dolomiti proiettata nel futuro. In tempi legati alla pandemia di Coronavirus, il Consiglio della Federazione Internazionale dello sci non ha di certo scartato l’ipotesi, in piedi fino a qualche mese fa, di rinviare i Mondiali di Cortina per metterli al riparo da evoluzioni negative. L’Italia aveva suggerito di posticiparli a marzo 2022, ma non sarebbe stata la soluzione migliore perché il mese prima ci dovrebbero essere i Giochi invernali di Pechino e unire due eventi di tale importanza, avrebbe sovracaricato di stress agli atleti. Ma, a inizio luglio c’è stato il verdetto finale da parte della Fisi e della Federazione Cortina 2021 che, con la volontà di guardare avanti con fiducia, hanno deciso di respingere l’ipotesi di rinviare i Mondiali: perciò 2021 era e 2021 sarà. Fedeli al progetto – il cui costo si aggira intorno ai 50 milioni di euro – che vuole essere il volano per il rilancio di questa parte di Veneto proiettata verso l’Olimpiade del 2026 assieme alla città di Milano, non nasconde però il suo problema reale: ci sarà il pubblico a febbraio? Come si potranno gestire le presenze degli atleti e dello staff? Quale sarà il protocollo sanitario fra sei mesi? Domande che sorgono oggi e che si pongono in tanti alle quali, al momento, non si è avuta ancora alcuna risposta. La volontà rimane comunque quella di organizzare un grande mondiale e le parole del presidente di Fondazione Cortina 2021 Alessandro Benetton sono incoraggianti e lasciano sperare in una ripresa: “C’è un grande gioco di squadra di Istituzioni e territorio, grazie alle quali dimostreremo che nonostante tutte le eccezionalità di questo periodo, sapremo rendere onore al prestigio del nostro Paese”.

Marco Rinaldo

 

 

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