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DURI AI BANCHI

Sono certo che per tanti di noi raccontare i momenti difficili, tristi e di sconforto sia sempre un onere gravoso. Un compito non semplice che ci vede spesso raccogliere quelle dichiarazioni, quei messaggi così carichi di malinconia che spesso ci porta quasi ad immedesimarci nella persona che ce le racconta. Nel mio caso, poi, addirittura da collega.  Sono queste le parole che Michele, un Concierge di Venezia, ha voluto affidare alle pagine dei social a che raccontassero la situazione che lui, come tanti altri suoi Ambasciatori della sua città, stanno vivendo in questo momento. “Eccoci qua – comincia il suo breve racconto – purtroppo per me e per tanti miei colleghi è arrivato il momento di pausa. Chi l’avrebbe mai pensato di vedere tutte quelle chiavi appese – continua – i casellari vuoti senza nessun messaggio di qualche parente, di un amico, di una conferma di qualche tourDi colpo il silenzio, quel silenzio assordante che regna nella mia amata città. Ma il silenzio non risparmia e non ha risparmiato nessuno: nessuna città d’arte si è salvata. Ricca di storia, di mistero e di curiosità, Venezia in questi giorni appare come un quadro esposto nella tua teca – insiste Michele – che nessuno può ammirareNon è solo tristezza ma sconforto; il non poter trasmettere la propria passione raccontando la quotidianità, i pregi e i difetti, il non poter aprire le ‘’porte’’ di questo magnifico museo a cielo aperto ai milioni di visitatori che ci raggiungono e che ci inviano messaggi di solidarietà, che pregano per noi. Noi siamo gli ambasciatori della città. Io da buon veneziano con le mie radici ben impiantate qui, dove ho famiglia, amore, amici. In tutti questi anni non avrei mai pensato di provare questo insieme di emozioni. Dobbiamo impegnarci tutti quanti a rispettare le regole – ci dice in conclusione – così facendo potremo ritornare a riabbracciare i nostri cari e riscoprire lo stretto contatto con i nostri clienti. Approfittiamo di questo momento per riflettere e io per primo lo farò…. e come il nostro motto ci insegna “duri ai banchi”. Le parole sono chiare, ora ci aspettiamo che il messaggio arrivi spedito a tutti i suoi destinatari!! Perché solo così potremo riprenderci la nostra vita, la nostra esistenza. Grazie Michele e a tutti coloro che vorranno fare proprio questo tuo invito.

(F.B.)

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