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IL FUTURO POLIGLOTTA

Imparare una nuova lingua straniera non solo affascina, ma è da ritenersi fondamentale per chi lavora nel turismo e nell’hôtellerie: più lingue conosciamo e meno difficoltà incontreremo nel colloquiare con i nostri Ospiti, oltre a compiere quel passo in più che ci permette di diventare veri cittadini del mondo. Ma in futuro l’inglese continuerà ad essere la lingua più parlata?

 

Al mondo d’oggi conoscere una lingua straniera, saperla scrivere, capirla e soprattutto parlarla ci fa sentire più sicuri di noi stessi nei confronti del prossimo. Poco importa se di fronte ci troviamo un nostro Ospite, un turista incrociato per strada che ci chiede delle informazioni oppure se decidiamo di intraprendere un viaggio in un luogo dove non conosciamo la lingua: perché la cosa più gratificante è quando si sa capire e quando ci si fa capire. Si sa che parlare più lingue straniere è una qualità imparagonabile per il proprio curriculum. Ormai qualsiasi tipo di lavoro, specie nel settore del terziario o, ancor meglio nel terziario avanzato, si richiede la conoscenza di una lingua straniera, anche se non si tratta di un lavoro che ha a che vedere con l’estero. Se poi la conoscenza è certificata da un attestato ancora meglio! A pari competenze con altri candidati per un lavoro, è lampante che chi conosce più idiomi ha una marcia in più e maggiori possibilità di avanzare poi di carriera. Inoltre, parlare diverse lingue ci permette di socializzare con molte persone provenienti da ogni parte del mondo, anche con i nostri Ospiti in albergo, spaziando negli argomenti più svariati come le proprie passioni oppure tematiche inerenti all’attualità. Per i ricercatori apprendere le lingue straniere è davvero un fattore da cui trarre benefici, un vero investimento per il proprio futuro, in quanto può aprire nuove porte ed aiutare a raggiungere traguardi professionali. Coloro che conoscono più linguaggi diventano sempre più consapevoli dell’esistenza di culture diverse e del fatto che esistono svariati modi di pensare. Ma la domanda che ci porgiamo oggi è: “Siamo sicuri che l’inglese in futuro continuerà ad essere la lingua più parlata oppure ne subentreranno di nuove”? Sappiamo benissimo che l’inglese è la lingua più diffusa al mondo e continuerà ad occupare il primo posto in classifica in futuro. Non dimentichiamo che viene parlata in 94 Paesi, 339 milioni sono madrelingua ed è la lingua franca di comunicazione, ovvero viene adoperata nelle occasioni in cui le due parti non parlano lo stesso idioma, senza tralasciare che è la lingua ufficiale nelle 20 più importanti organizzazioni internazionali e la più usata per i siti web. Anche se molte lingue si stanno estinguendo, è pur sempre vero che ora molte altre stanno emergendo. Se fino a non molto tempo fa si considerava lo spagnolo essere la seconda lingua più parlata, oggi e sicuramente in un imminente futuro, sarà il cinese a prendere il suo posto. Infatti, la Cina è il Paese con la maggior crescita economica e negli ultimi anni si è guadagnato la reputazione di superpotenza. È un grandissimo esportatore di prodotti in tutto il mondo e in particolar modo con il nostro Paese. Conoscere questa lingua e potersi rapportare a questo mercato usando la sua lingua, vuol dire possedere un vero e proprio asso nella manica e poter scegliere tra tantissime opportunità di lavoro prestigiose. Al terzo posto, superato come anticipato dal cinese, è lo spagnolo che apre le porte a chi desidera espandersi non solo in Spagna, ma anche nei paesi del Sudamerica che vivono una forte crescita, come ad esempio Messico, Perù, Paraguay, Ecuador o ancora negli Stati Uniti, in cui circa 37 milioni di persone lo parlano come prima lingua. Gli Stati Uniti sono la potenza economica più grande al mondo e la comunità ispanica statunitense raddoppierà nei prossimi trent’anni, motivo per cui lo spagnolo è fondamentale. La quarta lingua in classifica che sicuramente merita attenzione è l’arabo, parlato da circa 295 milioni di persone sparse in 28 Paesi, risulta essere molto interessante per le potenze economiche in costante crescita tra il Medio Oriente e l’Africa. Negli ultimi anni, gli eventi geopolitici hanno reso importante il dialogo con il mondo arabo che da sempre possiede risorse vitali per le economie occidentali, quali il petrolio. Di certo l’arabo può rivelarsi preziosissimo in diversi ambiti, non solo nel turismo ma anche nel settore giornalistico. Un’altra lingua rilevante per gli scambi economici, soprattutto dal punto di vista delle importazioni è il russo. La Russia resta una grandissima potenza economica e parlare russo può senz’altro aiutare a facilitare la comunicazione, anche perché l’inglese non è ancora molto diffuso in tutte le regioni e nelle fasce d’età. Stabilito lo scenario che si potrebbe proiettare in futuro in merito alle prime “top five” più parlate nel globo segue il francese, tanto da farla rientrare tra le quindici più parlate. Sono circa 290 milioni i francofoni sparsi in giro per il mondo, in quanto risulta essere parlata non soltanto in Francia ma anche in Belgio, Svizzera, Canada, Marocco, Algeria, Congo e Senegal. Inoltre, è una delle lingue ufficiali dell’Unione Europea e da sempre mantiene il suo peso nelle istituzioni internazionali e nei contesti diplomatici. Sicuramente anche il portoghese è una lingua più diffusa di quello che comunemente si può credere. Infatti, è una lingua moderna in costante crescita e parlata in Portogallo, Brasile, Angola, Capo Verde, Guinea-Bissau, Guinea Equatoriale e Mozambico. Il ventaglio del futuro dunque risulta essere assai ampio, sta a noi decidere qual è la lingua più utile per noi, in base alle nostre ispirazioni, necessità e dalle visioni di quali Ospiti sia meglio trarre. Poco importa che una lingua sia più o meno parlata rispetto ad un’altra, perché l’obiettivo primario e far in modo che le lingue del futuro vengano incluse nei nostri must e assicurarsi di fare tutto il necessario per utilizzarle quando i tempi cominceranno ad evolversi.

Marco Rinaldo

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