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LA SARDEGNA RIPARTE

TURISMO: STAGIONE BOOM

Con il salto improvviso a fine marzo da zona bianca ad arancione, la Sardegna ha subito un colpo gobbo inaspettato ed il timore d’aver perso la possibilità di ripartire senza stop lasciandosi così alle spalle un anno da dimenticare. Poi la sorpresa, a fine maggio, che tutti aspettavano o speravano ma che ha anche colto tutti impreparati col passaggio a zona bianca (e regione verde europea) dell’Isola. C’è stata una vera e propria corsa alle armi, una moltitudine di strutture ricettive tra alberghi, bar, ristoranti si trovano improvvisamente ad aprire i battenti all’insegna di un ritorno alla normalità. Tra i grandi apripista gli alberghi Marriott in Costa Smeralda, Cala di Volpe e Cervo son stati i primi due, poi a seguire Pitrizza e Romazzino, grazie anche alla loro campagna vaccinale per i propri dipendenti ed alle regole anti-covid piuttosto rigide per la protezione sia dello lo staff che dei loro clienti. Quindi se pur sempre con il mantenimento di alcune norme anti-covid quali mascherine, igienizzanti e tamponi da e per l’estero si procedeva quindi ad accogliere i primi turisti con personale ridotto a causa sia per l’insicurezza per la stagione sia per la mancanza vera e propria di manodopera del settore alberghiero. Bonus e sussidi vari hanno infatti si garantito di respirare a coloro rimasti fermi ormai da un anno ma allo stesso momento hanno causato un vero e proprio rifiuto a rientrare alle vecchie abitudini. Albergatori e ristoratori si son così trovati spiazzati di fronte all’aumento continuo del flusso turistico fino allo scoppio ufficiale di metà luglio proseguendo poi ad agosto a dover gestire numeri pari, se non addirittura superiori, al 2019 ma con due terzi del personale di allora. In agosto la Costa Smeralda ha subito appunto un boom di prenotazioni sempre a salire, tutt’ora, nonostante l’inserimento del Green Pass nei ristoranti al chiuso, pare non stia scoraggiando nessuno, anzi, forse per il timore di un ennesimo lockdown, ci si affretta tutti a prenotarsi la vacanza. Abbiamo detto, numeri come nel periodo pre-covid, ma forse anche più alti, come se tutti volessero recuperare il tempo perduto. La Sardegna come anche le altre regioni d’Italia si avvicina sempre di più alla fine di questa stagione, nella speranza che tutto torni alla normalità senza doversi più fermare a causa di un raffreddore.

Luigi Pegoraro

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